Il Re-Imperatore è nudo, la Soprintendenza è nuda, tanti a Cernusco sono nudi.
Ricostruirò ufficialmente sul mio
prossimo libro – con i dettagli anche giudiziari – la vicenda, tutta
“italiana”, di questa ricerca iconografica che, a metà degli anni ’80
assieme a mio figlio Valerio, ho compiuto girando per Cascine e Cortili
di Cernusco. Ricerca che, dopo quasi trent’anni, fa ancora discutere.
Ricerca tutta nostra, nonostante che, una “famosa” casa editrice e stamperia d’arte cernuschese (ho volutamente coperto il nome con post-it), ha cercato di sfruttare ai fini commerciali, alla faccia dei “diritti d’autore ed intellettuali” riconosciuti e “vinti” in ben due gradi di giudizio senza, purtroppo, mai riuscire ad ottenere gl’indennizzi decretati dal Giuduce perchè la controparte sfugge ed è nullatenente (!). Questo “signore”, che ogni tanto gironzola in città, ci ha lasciato sul gobbo spese e parcelle: questa è l’Italia.
A suo tempo è stata perfin organizzata e celebrata – nella sala Consigliare e alla presenza di tutta la crème cernuschese – la presentazione, in pompa magna, di una seconda edizione più lussuosa della prima (distribuita gratuitamente dall’allora Sindaco Giuseppe Colombo). Una seconda edizione a “pagamento” (si vendeva anche nelle Librerie locali) edita a nostra insaputa, senza “dare a Cesare quel che è di Cesare”: una vera porcata.
Uno “sfruttamento” di cui non è esente un negozio fotografico cernuschese che ha utilizzato alcune delle stesse immagini delle Santele per qualche mostra di “madonne antiche” alla festa di Santa Maria, reiterando poi il vizietto di sfruttare le mie immagini (il che essendo un fotografo è tutto dire …) carpendole dai miei reportages “brasiliani” su un nostro Missionario. Un consiglio NON lasciate mai la vs. “chiavetta” ad un fotoriproduttore “furbo” … se ci sono foto “sfruttabili”.
La ricerca iconografica è stata anche premiata:
La ricerca iconografica è stata pubblicata – tramite foto originali – anche su alcuni numeri di Voce Amica.
Ora, la stessa ricerca – di cui impietosamente ogni tanto pubblico stralci per evidenziare i peggioramenti ed i processi irriversibili dell’ammaloramento delle Santele (vedasi il mio post sulla madonna di via Torriani) NEMMENO diventa documento probante per comparare il cosiddetto “restauro” della Madonnina di via Pietro da Cernusco.
Una volta, il “Sistema cernuschese” ti premiava, adesso ti bastona!
Ci si ferma alla mia chiarissima ironia sul “taglio dei capelli” della Madonnina e si dimentica, per esempio, che tutta la forma dell’affresco “recuperato” (tralasciando i colori) è completamente diversa con l’aggravante di non aver compiuto consultazioni in biblioteca: se l’avessero fatto, l’affresco “recuperato” sarebbe stato diverso e più aderente all’originale. Il comunicato stampa del Comune se ne guarda bene dall’accennare alla mancata ricerca e alla precedente fotografia comparativa, ma da noi “tutto va bene, madama la Marchesa”.
Potrei elencare le “nette differenze”, ma non spreco un minuto in più perchè non ne vale la pena. Sono sicuro che gli “esperti” sapranno meglio individuarli se non altro quelle che riguardano il povero bambinetto che ora sembra “un pigutin” in braccio ad una “pigota”, in posizione e dimensione differente: si guardi la sua diversa posizione rispetto al volto delle Madonnina, si guardi da che parte è raffigurata la mano destra, è difficile capire il palmo dal dorso…
Quanto al fatto della collocazione, si dice che ora è “protetta” dalle intemperie dirette: Ma non lo era anche prima sotto il portico interno senza le due lampade moderne? Perchè non riproporre, come prima, un “altaritt” in nicchia più a protezione? Costava troppo? E che dire dei gas di scarico delle auto che passano dal portico forse anche sul “dipinto”?
Di tutta questa “polemica”, che mai avrei immaginato perchè sorretta da parte mia con documenti, non inventata, ho solo un rincrescimento verso una Persona che conosco e stimo e che purtroppo sarà inevitabilmente coinvolta nel gioco dello “scaricabarile, del coperchismo e del paraculismo istituzionale”.
Il Rè è nudo, la Soprintendenza è nuda, tanti troppi a Cernusco, sono nudi.
Ricerca tutta nostra, nonostante che, una “famosa” casa editrice e stamperia d’arte cernuschese (ho volutamente coperto il nome con post-it), ha cercato di sfruttare ai fini commerciali, alla faccia dei “diritti d’autore ed intellettuali” riconosciuti e “vinti” in ben due gradi di giudizio senza, purtroppo, mai riuscire ad ottenere gl’indennizzi decretati dal Giuduce perchè la controparte sfugge ed è nullatenente (!). Questo “signore”, che ogni tanto gironzola in città, ci ha lasciato sul gobbo spese e parcelle: questa è l’Italia.
A suo tempo è stata perfin organizzata e celebrata – nella sala Consigliare e alla presenza di tutta la crème cernuschese – la presentazione, in pompa magna, di una seconda edizione più lussuosa della prima (distribuita gratuitamente dall’allora Sindaco Giuseppe Colombo). Una seconda edizione a “pagamento” (si vendeva anche nelle Librerie locali) edita a nostra insaputa, senza “dare a Cesare quel che è di Cesare”: una vera porcata.
Uno “sfruttamento” di cui non è esente un negozio fotografico cernuschese che ha utilizzato alcune delle stesse immagini delle Santele per qualche mostra di “madonne antiche” alla festa di Santa Maria, reiterando poi il vizietto di sfruttare le mie immagini (il che essendo un fotografo è tutto dire …) carpendole dai miei reportages “brasiliani” su un nostro Missionario. Un consiglio NON lasciate mai la vs. “chiavetta” ad un fotoriproduttore “furbo” … se ci sono foto “sfruttabili”.
La ricerca iconografica è stata anche premiata:
La ricerca iconografica è stata pubblicata – tramite foto originali – anche su alcuni numeri di Voce Amica.
Ora, la stessa ricerca – di cui impietosamente ogni tanto pubblico stralci per evidenziare i peggioramenti ed i processi irriversibili dell’ammaloramento delle Santele (vedasi il mio post sulla madonna di via Torriani) NEMMENO diventa documento probante per comparare il cosiddetto “restauro” della Madonnina di via Pietro da Cernusco.
Una volta, il “Sistema cernuschese” ti premiava, adesso ti bastona!
Ci si ferma alla mia chiarissima ironia sul “taglio dei capelli” della Madonnina e si dimentica, per esempio, che tutta la forma dell’affresco “recuperato” (tralasciando i colori) è completamente diversa con l’aggravante di non aver compiuto consultazioni in biblioteca: se l’avessero fatto, l’affresco “recuperato” sarebbe stato diverso e più aderente all’originale. Il comunicato stampa del Comune se ne guarda bene dall’accennare alla mancata ricerca e alla precedente fotografia comparativa, ma da noi “tutto va bene, madama la Marchesa”.
Potrei elencare le “nette differenze”, ma non spreco un minuto in più perchè non ne vale la pena. Sono sicuro che gli “esperti” sapranno meglio individuarli se non altro quelle che riguardano il povero bambinetto che ora sembra “un pigutin” in braccio ad una “pigota”, in posizione e dimensione differente: si guardi la sua diversa posizione rispetto al volto delle Madonnina, si guardi da che parte è raffigurata la mano destra, è difficile capire il palmo dal dorso…
Quanto al fatto della collocazione, si dice che ora è “protetta” dalle intemperie dirette: Ma non lo era anche prima sotto il portico interno senza le due lampade moderne? Perchè non riproporre, come prima, un “altaritt” in nicchia più a protezione? Costava troppo? E che dire dei gas di scarico delle auto che passano dal portico forse anche sul “dipinto”?
Di tutta questa “polemica”, che mai avrei immaginato perchè sorretta da parte mia con documenti, non inventata, ho solo un rincrescimento verso una Persona che conosco e stimo e che purtroppo sarà inevitabilmente coinvolta nel gioco dello “scaricabarile, del coperchismo e del paraculismo istituzionale”.
Il Rè è nudo, la Soprintendenza è nuda, tanti troppi a Cernusco, sono nudi.
Il
Re-Imperatore nudo che sfila tra due ali di folla acclamante,
magicamente persuasa che sia vestito con abiti sontuosi, e il bambino
che grida: il re è nudo!
La vecchia favola di Andersen non insegna nulla.
In via P. Da Cernusco c’era un’altra Madonnina: che fine ha fatto?
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