Ciò che il Sindaco non vi dirà mai.
L’”accerchiamento” edilizio alla Castellana incomincia
nei primi anni ’90, ben prima di quanto indicato dal Sindaco. I diversi “Piani
Esecutivi ” che si sono succeduti, peraltro a bassa-media densità edilizia, sono passati
indenni dalle “osservazioni” che sempre ne accompagnano l’iter di approvazione. Questo perché, a mio avviso, su questi "Piani" e su queste aree si è verificata
una convergenza di appetiti trasversali facilitati dai passaggi di proprietà delle
aree. E’ bene comunque ricordare che tutti i “Piani”, anche in variante ai PRG approvati devono dimostrare la coerenza edilizia dei nuovi
insediamenti rapportata al trend normale di crescita e della capacità insediativa residenziale
teorica. Nessuno dovrebbe avere barato.
Ma ciò che voglio far notare è il solito “vizietto”
di Comincini di “parlar male”, ovviamente col senno di poi, dei suoi
predecessori. Emblematica e pietra miliare dei suoi ragionamenti sono le “percezioni
ospedaliere” del suo famoso intervento per l’Ospedale della Martesana (vedi link).
Altro
argomento che mi sarei aspettato venisse trattato, sempre a proposito della Castellana
da parte degli Amici che l’hanno intervistato, è come mai è stato reso possibile
l’inclusione della Cappella della Santa Teresona (d’Avila) in una proprietà
privata. E questo, non tanto sul piano del diritto documentale, ma per la grave
sottrazione di un bene “popolare” che avrebbe dovuto rientrare fra le
pattuizioni convenzionali per il suo rilascio e per il rilancio del sito. Questa era una "critica" da fare ai suoi predecessori.
Ma veniamo al punto. Comincini denuncia l’edificazione
generalizzata alla Castellana. Bene, può essere. Cosa
dovremmo dire allora per l’ignobile “accerchiamento” del suo PGT alla Cascina Torriana
perpetrato con l’ampliamento delle Cave quasi a confine? Un “Piano cave”
addirittura in ampliamento di quello Provinciale-Regionale già ampliato in modo abnorme, giocando
malamente sulle potenzialità extra dei “giacimenti sfruttabili” diventati Cave. Una scelta,
come ho già abbondantemente denunciato, passata nel totale silenzio e sottomissione
di tutta la classe politica-partitica Cernuschese e dall’opinione pubblica. Questa
era l'altra domanda che bisognava porre a Comincini e che rimmarrà insoluta. Evidentemente vale solo per gli altri l'inciso che “le scelte urbanistiche
errate fanno pagare conseguenze per tempi molto lunghi”. Tralasciando l'altra vergogna di questa Amministrazione Comunale: la fine e la distruzione completa della Cascina. Ma questa è una storia e forse un'altra intervista, tutta da scrivere.
Vorrei sommessamente evidenziare che il "giochetto" come lo chiama Comincini del 2004 fu una variante al PRG elaborato dalla mia amministrazione che prevedeva intorno alla Castellana un ampio spazio a standard verde e scolastico. Quel "giochetto" che privò la zona dell'area per il nuovo polo scolastico (poi reperita a carissimo prezzo dallo stesso Comincini)fu "approvato" per reglare aree alle varie cooperative di varia ispirazione da tutti i partiti presenti in consiglio, compreso quello di Comincini e con i soli voti CONTRARI dei federalisti cernuschesi- lista paolo frigerio
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