lunedì 14 marzo 2016

L'intervista a tutto campo di Voce Amica al Sindaco di Cernusco Comincini - SECONDA PARTE.




Ciò che il Sindaco non vi dirà mai.
L’”accerchiamento” edilizio alla Castellana incomincia nei primi anni ’90, ben prima di quanto indicato dal Sindaco. I diversi “Piani Esecutivi ” che si sono succeduti, peraltro a bassa-media densità edilizia, sono passati indenni dalle “osservazioni” che sempre ne accompagnano l’iter di approvazione. Questo perché, a mio avviso, su questi "Piani" e su queste aree si è verificata una convergenza di appetiti trasversali facilitati dai passaggi di proprietà delle aree. E’ bene comunque ricordare che tutti i “Piani”, anche in variante ai PRG approvati devono dimostrare la coerenza edilizia dei nuovi insediamenti rapportata al trend normale di crescita e della capacità insediativa residenziale teorica. Nessuno dovrebbe avere barato.
Ma ciò che voglio far notare è il solito “vizietto” di Comincini di “parlar male”, ovviamente col senno di poi, dei suoi predecessori. Emblematica e pietra miliare dei suoi ragionamenti sono le “percezioni ospedaliere” del suo famoso intervento per l’Ospedale della Martesana (vedi link).
Altro argomento che mi sarei aspettato venisse trattato, sempre a proposito della Castellana da parte degli Amici che l’hanno intervistato, è come mai è stato reso possibile l’inclusione della Cappella della Santa Teresona (d’Avila) in una proprietà privata. E questo, non tanto sul piano del diritto documentale, ma per la grave sottrazione di un bene “popolare” che avrebbe dovuto rientrare fra le pattuizioni convenzionali per il suo rilascio e per il rilancio del sito. Questa era una "critica" da fare ai suoi predecessori.  
Ma veniamo al punto. Comincini denuncia l’edificazione generalizzata alla Castellana. Bene, può essere. Cosa dovremmo dire allora per l’ignobile “accerchiamento” del suo PGT alla Cascina Torriana perpetrato con l’ampliamento delle Cave quasi a confine? Un “Piano cave” addirittura in ampliamento di quello Provinciale-Regionale già ampliato in modo abnorme, giocando malamente sulle potenzialità extra dei “giacimenti sfruttabili” diventati Cave. Una scelta, come ho già abbondantemente denunciato, passata nel totale silenzio e sottomissione di tutta la classe politica-partitica Cernuschese e dall’opinione pubblica. Questa era l'altra domanda che bisognava porre a Comincini e che rimmarrà insoluta. Evidentemente vale solo per gli altri l'inciso che le scelte urbanistiche errate fanno pagare conseguenze per tempi molto lunghi”. Tralasciando l'altra vergogna di questa Amministrazione Comunale: la fine e la distruzione completa della Cascina. Ma questa è una storia e forse un'altra intervista, tutta da scrivere. 

1 commento:

  1. Vorrei sommessamente evidenziare che il "giochetto" come lo chiama Comincini del 2004 fu una variante al PRG elaborato dalla mia amministrazione che prevedeva intorno alla Castellana un ampio spazio a standard verde e scolastico. Quel "giochetto" che privò la zona dell'area per il nuovo polo scolastico (poi reperita a carissimo prezzo dallo stesso Comincini)fu "approvato" per reglare aree alle varie cooperative di varia ispirazione da tutti i partiti presenti in consiglio, compreso quello di Comincini e con i soli voti CONTRARI dei federalisti cernuschesi- lista paolo frigerio

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